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Lei a Sedici anni Schiava!


di Dorian_Gray69
20.09.2024    |    9    |    0 6.0
"Ricordo che quando arrivammo da lui faceva freddissimo, io andai in bagno, lasciai la porta semi aperta aspettando lui che entrasse, mi vide due volte nuda,..."
In molti mi chiedete, dopo averci incontrati o essere stati a contatto con noi come sono entrata in questo mondo di scambismo e trasgressione. La domanda per lo più delle volte viene rivolta a me in quanto donna e non al mio lui, visto che è più grande di me e di solito gli uomini amano questo genere di cose a letto. Ho deciso di rendervi pubblico come ho scoperto questo mondo e grazie a chi… Quando mi fidanzai con mio marito, dopo qualche mese fu una delle cose che gli raccontai e di ciò che mi piaceva fare a letto, lui ebbe l’intelligenza di capirmi, assecondarmi e non giudicarmi, iniziando poi ad assecondarmi in tutte quelle che per noi due sono state avventure ma che per me erano routine quotidiana da quando avevo sedici anni. Si! Proprio così, ho iniziato con la trasgressione a sedici anni e con il sesso a tredici, quest’ultima cosa merito di un ragazzo più grande che frequentavo ma è un’altra storia. Quindi nonostante avessi sedici anni conoscevo bene il sesso, e tutto ciò che si poteva fare a letto e con chi e come farlo, consapevole della mia femminilità e della mia sessualità accentuata rispetto alle ragazze della mia età.

A sedici anni divenni schiava per un anno di un uomo adulto, lui aveva sessantuno anni, atletico e giovanile, affascinante e con un gran pisello che mi faceva andare fuori di testa, fino a qui direste può capitare che in un età così giovane ci si possa invaghire per un uomo maturo. Il problema è che quell’uomo maturo era un parente di mia madre, un cugino acquisito, ed a me uno Zio alla larga diciamola così, aveva sposato una cugina di mia madre, non avevano figli e lei purtroppo volata tra gli angeli troppo presto. Lui abitava nel palazzo dove abitavamo noi, ricordo ancora quel giorno era Santo Stefano, venne a mangiare a casa nostra, c’erano tanti parenti da noi a dormire, parenti di Milano e di Firenze, mi arrangiai per due notti a dormire sul divano o nel letto con mio fratello, a tavola dissi che avevo un forte mal di schiena perché stavo dormendo male. Lui non fece che fissarmi tutto il pranzo, avevo una maglia bianca aderente a collo alto, una gonnellina a scacchi e collant neri con stivali al ginocchio e sotto un bellissimo tanga di pizzo nero con reggiseno coordinato.

Iniziò dal pranzo il nostro corteggiamento, io mangiavo in modo provocatorio e lui mi fissava, andai in bagno e tolsi il reggiseno, la mia quarta misura iniziò a farlo sbarellare, quando raddrizzavo la schiena e mi lamentavo che mi faceva male, i miei capezzoli prendevano forma sul maglioncino ed i suoi occhi su di me erano come magneti. Dopo la terza volta che mi lamentai, lui trovò il coraggio e disse scendi, vieni a dormire da me, ho una camera da letto in più. Io dissi subito di Si, entusiasta, volevo scoparmelo e speravo che lui facesse qualcosa per farmelo capire. Allora corsi in camera da letto presi un pigiama di pile, poi presa dall’euforia volevo prendere completini sexy che avevo, collant ed altro ma poi pensai che sarei potuta risultare ridicola ai suoi occhi, quindi decisi di non prendere nulla, presi un jeans ed una maglietta per il giorno dopo dell’intimo pulito e le pantofole con un paio di scarpe da ginnastica, mi portai il pigiama di pile.

Ricordo che quando arrivammo da lui faceva freddissimo, io andai in bagno, lasciai la porta semi aperta aspettando lui che entrasse, mi vide due volte nuda, ma nulla, decisi di mettere il mio pigiama di pile ma nuda sotto ed andai a mettermi nel suo letto, Lui mi disse ma dove vai, la tua camera è di la, io gli risposi che avevo freddo ed era meglio se dormivo con lui, lui imbarazzato si mette a letto, io mi metto sotto a lui e gli dico: “Zio, scaldami, ho freddo…” lì tentai un gesto estremo, mi girai di schiena, avvolsi le sue braccia attorno a me e misi il mio sedere sul suo cazzo… lì dissi o mi scopa o ci rinuncio! Quando posi il mio sedere, sentii la sua verga dura, ed il suo bacino iniziò a muoversi ed anche il mio, quando lui vide questo, iniziò a toccarmi i seni ed a baciarmi sul collo, gli dissi: “Zio cosa stiamo facendo? E guardai in basso, vidi una macchia sul suo pigiama in direzione del cazzo ormai duro, ed aggiunsi: “Ma hai fatto la pipì? O sei solo contento di vedermi?” Lui si abbassa il pigiama, era senza mutande, dinanzi a me un cazzo come lo avevo sempre desiderato, doppio, lungo quanto basta e con una cappella gonfia come piaceva a me, ci misi un istante a prenderlo nella mia bocca.

E più lui godeva e più io lo succhiavo forte! Mi girò a pancia in giù, mi tolse il pigiama di pile di dosso ed iniziò a leccare il mio culo e la mia fica, mi lubrificò bene, mi prese per i capelli, ed entrò con forza nel mio ano, iniziandomi a scopare nel culo, sussurrando al mio orecchio: “puttanella ti piace? Sei vergine ...troia? lo vuoi il cazzo in figa? Troia? …” la mia risposta erano i miei gemiti di piacere incontrollati, poi mi girai e gli dissi: “Secondo te sono ancora vergine?” dinanzi al letto c’era un armadio con gli specchi, io mi misi sopra di lui, con il mio culo diretto verso il suo viso, iniziai a cavalcarlo, lui era nella mia figa, vedevo i suoi capelli argentanti, il mio corpo da adolescente sul quel cazzo di uomo maturo e la cosa mi faceva impazzire. Sentirlo soddisfatto dentro di me, mi dava piacere, sentirmi la sua puttanella mi gratificava, mi faceva sentire sazia di sesso, stavo trasgredendo dalla normalità e questa cosa mi piaceva.

Poi mi fece scendere dal letto ed inginocchiare, avevo le sue palle in bocca e lui si masturbava guardandomi e mi sussurrava: “Sei una puttana, ti scopo insieme a miei amici vuoi? Ti faccio scopare dalle mie amanti, vuoi troia? Ti farò scopare da transessuali dotati che ti sventreranno zoccola? Lo vuoi? Ti porto con me a feste dove passerai tutta la notte a scopare come una cagna, lo vuoi? Ti farò fare i bocchini nei parcheggi dal finestrino a sconosciuti? Lo vuoi zoccola?... E mentre lui mi diceva queste cose, io gli dicevo Si, lo guardavo con occhi assatanati di sesso, lo segavo, gli leccavo le palle ed aspettavo la sua sborra, che non tarò ad arrivare, copiosa, abbondante ed inesorabile su di me.

Andammo avanti per almeno due o tre ore a scopare, ricordo che le altre due volte mi arrivò in bocca, e nel sedere e sulla schiena, il giorno dopo ero molto rilassata e senza problemi alla schiena, divenni la sua schiava, la sua trasgressione e lui la mia per un anno, tutti i venerdì sera dicevo che andavo a dormire da un’amica ed invece andavo da lui, uscivo con lui. Mi portava a cena in bellissimi ristoranti, mi portava in bellissimi locali notturni, al cinema e nei parcheggi. Spesso rincasavamo a casa da lui con qualche amico o amica o qualche amica transex e ci divertivamo.

Con lui ho scoperto la mia sessualità, la mia bisessualità, il mio piacere nel trasgredire a letto. Ma come tutte le cose piacevoli poi finiscono lui conobbe la seconda donna della sua vita ed io conobbi da li a qualche anno il mio attuale marito, con cui ancora oggi mi diverto perché mio complice a letto e nella vita, mi reputo una donna fortunata, tutto ciò che ho fatto l’ho fatto consapevole di volerlo fare e con chi mi andava di farlo, senza trovare sulla mia strada giudizi e pregiudizi ma solo convinzioni che nella vita bisogna fare ciò che ci fa stare bene!

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